Pompe centrifughe verticali
Typhoon
Le pompe centrifughe verticali TYPHOON sono pompe ad alta efficienza per installazione fissa, con la pompa immersa direttamente nella vasca di stoccaggio.
Queste pompe vengono utilizzate per svuotare rapidamente il fluido, con flussi che variano da 6 a 40m3/ora. Il particolare design della girante semi-aperta permette un pompaggio continuo anche con fluidi sporchi, con una viscosità apparente fino a 500cps, con eventuali parti solide in sospensione di piccole dimensioni.
Le TYPHOON sono pompe a trasmissione elettrica che, attraverso un giunto flessibile, trasmettono la rotazione all’asse, e, la girante, grazie all’effetto centrifugo, aspira sul condotto centrale e rilascia sul tubo periferico.
Principio di funzionamento della pompa centrifuga
La pompa centrifuga è una turbomacchina idraulica progettata per movimentare un fluido di lavoro a volume costante attraverso canali sempre aperti, garantendo un flusso stazionario e continuo, eliminando così la necessità di valvole interne.
Quando la girante ruota, trasferisce energia cinetica al fluido e genera una depressione nel condotto di aspirazione. Questo fenomeno, combinato con la pressione atmosferica, permette l’ingresso del liquido nella pompa centrifuga.
Il fluido viene poi spinto dal centro della girante verso la periferia grazie alle forze centrifughe. Durante questo percorso, attraversando i canali a sezione crescente creati dalle palette curve, parte dell’energia cinetica viene convertita in energia di pressione.
All’uscita dalla girante, il fluido entra nella voluta, anch’essa con sezione crescente, dove l’energia cinetica residua viene ulteriormente trasformata in energia di pressione, aumentando così la prevalenza della pompa. Maggiore è l’energia di pressione trasferita al fluido, maggiore sarà la distanza a cui il fluido di lavoro potrà essere inviato.
Il funzionamento della pompa centrifuga è limitato alla sua specifica curva caratteristica, definendo così il range operativo ottimale della macchina.
Caratteristiche della pompa centrifuga
Ogni pompa centrifuga è caratterizzata da una propria curva caratteristica, che rappresenta graficamente le prestazioni della pompa stessa.
- Sull’asse delle ascisse (asse x) viene riportata la portata Q, solitamente espressa in m³/h. Questo valore indica la quantità di fluido che attraversa ciascuna sezione della pompa centrifuga in un determinato intervallo di tempo. La portata è influenzata dalle dimensioni della pompa, dalla velocità di rotazione della girante (numero di giri del motore) e dalle proprietà del fluido (densità e viscosità variabili con la temperatura). La portata è un parametro tecnico fondamentale che condiziona tutte le prestazioni della pompa centrifuga.
- Sull’asse delle ordinate (asse y) viene invece riportata la prevalenza H, generalmente espressa in metri. La prevalenza è calcolata come la differenza di pressione tra l’uscita e l’ingresso della pompa centrifuga e rappresenta la distanza alla quale il fluido può essere spinto, tenendo conto delle resistenze incontrate lungo il percorso, come altezze, curve o valvole.
Definiamo:
- ΔZ differenza d’altezza tra bacino di valle A e bacino di monte B;
- PA e PB le pressioni che agiscono
rispettivamente sul pelo libero del bacino di
monte A e sul pelo libero del bacino di monte
B; - γ = peso specifico del fluido (= densità del
fluido*accelerazione di gravità g); - ΣY somma delle perdite distribuite e localizzate
all’interno dell’impianto.
Se fossimo in condizioni ideali, con condotte perfettamente lisce, senza curve, valvole o filtri quindi
𝛴𝑌 = 0 e con 𝑃𝐴 = 𝑃𝐵 = 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑎𝑚𝑏𝑖𝑒𝑛𝑡𝑒 avremmo che 𝐻 = 𝛥𝑍, quindi la pompa centrifuga cede tutta l’energia per superare solo l’altezza.
In realtà la pompa deve superare una quota maggiore della sola differenza d’altezza in quanto le condizioni ideali non possono mai essere raggiunte, quindi la prevalenza che deve raggiungere è
H = ΔZ + (PB – PA)γ + Σ Y
Stabilite le dimensioni della pompa centrifuga (girante e voluta) e la velocità di rotazione della girante (data dal numero di giri del motore) la curva caratteristica è univoca e tipica per ogni pompa.
Conoscendo il peso specifico del fluido γ è possibile anche calcolare la potenza teorica 𝑾, in Watt, richiesta per movimentarlo:
𝑊 = 𝛾 ⋅ 𝑄 ⋅ 𝐻
La potenza reale 𝑾𝒂 assorbita dal motore è leggermente maggiore in quanto bisogna considerare che ci saranno sempre delle perdite per attrito e fluidodinamiche all’interno della pompa stessa considerate nel rendimento η. La curva della potenza, sempre in funzione della portata Q, fa quindi riferimento alla seguente formula
𝑊𝑎 = 𝑊/𝜂
È intuitivo capire che all’aumentare della portata la potenza richiesta aumenterà, come mostrato nel grafico sottostante
Scegliere una pompa centrifuga
La pompa centrifuga è ideale per applicazioni che richiedono il trasporto rapido e continuo di un liquido. Tuttavia, prima di selezionarla, è essenziale valutare attentamente tutte le condizioni di esercizio:
- Fluido elaborato: una pompa centrifuga è una macchina ad alta prestazione ma piuttosto delicata. È necessario quindi che il liquido di lavoro abbia una viscosità bassa o media ed un peso specifico fino a 1,9 kg/L. Valori superiori affaticherebbero eccessivamente le parti meccaniche e la girante, inoltre verrebbe compromesso il funzionamento del motore a causa di assorbimenti fuori range.
Nonostante la girante aperta, che permette il passaggio di liquidi sporchi, è sconsigliata l’aspirazione di liquidi con particelle solide lunghe e con diametro maggiore al millimetro.
L’utilizzo della pompa centrifuga per fluidi troppo corrosivi o molto sporchevoli rischia di danneggiare la girante o le tenute meccaniche.
- Temperatura: è possibile utilizzare le pompe centrifughe Fluimac in un range tra i -5°C e +65°C se realizzate in polipropilene, altrimenti in un range tra i -20°C e +95°C se la pompa centrifuga è realizzata in PVDF. L’importante è che il fluido rimanga sempre allo stato liquido.
- Condizioni di lavoro: ad ogni pompa centrifuga è associata una curva caratteristica specifica che riporta la prevalenza [m] che la macchina può raggiungere data una certa portata [m3/h]. Conoscere le condizioni del proprio impianto prima di scegliere una pompa centrifuga previene il rischio di performance inadeguate e il danneggiamento dell’impianto e della macchina.
- Configurazione: Fluimac propone sia pompe centrifughe orizzontali, sia pompe centrifughe verticali. Le prime sono poste esternamente al serbatoio di prelievo, sotto il livello del pelo libero del fluido, con asse parallelo al suolo; le seconde sono parzialmente sommerse nel fluido e posizionate con asse verticale rispetto a suolo.
- Alimentazione del motore: le pompe centrifughe Fluimac sono progettate per un funzionamento principalmente tramite motore elettrico, ma sono possibili configurazioni con motore pneumatico.
L’impianto deve essere adeguato e dimensionato per garantire un’alimentazione continua.
Come è fatta la nostra pompa centrifuga verticale Typhoon
La pompa centrifuga è una turbomacchina idraulica operatrice progettata per elaborare il fluido sfruttando il lavoro centrifugo attraverso canali fissi e rotanti sempre aperti, senza alterare la comprimibilità del fluido.
Da qui il nome pompa centrifuga. Il movimento meccanico impresso dal motore alla girante fornisce energia cinetica al flusso (accelerazione in direzione radiale) che viene trasformata in energia di pressione nei successivi canali divergenti.
I componenti principali di una pompa centrifuga orizzontale a tenuta meccanica sono:
- La girante è il componente principale della pompa centrifuga nonché l’organo mobile con cui il fluido scambia energia. Costruita in materiale plastico rinforzato da fibre (PP + VTR o PVDF + CF secondo l’impiego della pompa centrifuga e del fluido elaborato) è composta da una serie di palette curve che formano canali via via crescenti con l’aumentare del raggio. La girante aperta permette il passaggio anche di liquidi leggermente sporchi, mentre l’elaborazione di fluidi con viscosità fino a 500 CPS o pesi specifici fino a 1,9 kg/L è garantita dal movimento solidale e concentrico della girante rispetto al motore, collegati tramite un albero di trasmissione del moto.
È possibile raggiungere portate volumetriche [m3/h] e prevalenze [m] diverse controllando il diametro della girante, la curvatura, l’altezza e il numero delle palette.
Per ogni girante ci sarà una curva caratteristica della pompa centrifuga cioè quale prevalenza è possibile raggiungere data una certa portata, il range di funzionamento e il punto di lavoro. - Il corpo pompa o voluta, a forma di chiocciola, con sezione crescente nella direzione del moto, permette l’aspirazione del fluido in senso assiale e mandata radiale verso l’alto. Oltre a direzionare il flusso è fondamentale anche per le prestazioni della pompa centrifuga: l’area crescente rallenta opportunamente il fluido quindi l’energia cinetica viene trasformata in energia di pressione.
- La tenuta meccanica a soffietto è il componente che lavora a sfregamento, quindi sottoposto a maggiore usura e assicura l’isolamento del fluido e della parte idraulica dall’esterno. È composta da una parte mobile che gira solidale con la girante e una fissa bloccata rispetto i componenti statici della pompa centrifuga. Normalmente una pompa centrifuga raggiunge velocità di rotazione di circa 3000 rpm, quindi si arriva a temperature molto elevate in brevissimo tempo. È fondamentale che la tenuta meccanica sia sempre raffreddata (dal liquido di lavoro stesso) e che la pompa centrifuga non venga mai azionata a secco, altrimenti si rischia di sciogliere i componenti fissi.
Le parti che lavorano a sfregamento sono fatte di carburo di silicio che garantisce un’usura minore, ha una maggiore resistenza meccanica e chimica e sopporta meglio gli shock termici permettendo di lavorare a temperature più elevate. - La cassa esterna è l’assieme di flange di collegamento e lanterna che collega il motore alla parte idraulica mantenendo quest’ultima isolata dall’esterno. Una struttura solida riduce al minimo vibrazioni e attriti indesiderati allungando la vita d’utilizzo della pompa centrifuga.
- Il motore è l’organo che trasmette il movimento. Nei casi più comuni si tratta di un motore elettrico a 2 poli (circa 3000 rpm). In base al numero di giri è possibile ottenere diverse curve caratteristiche della pompa centrifuga.
Come usare la pompa centrifuga verticale Typhoon
- Le pompe centrifughe verticali mantengono la concentricità della rotazione tramite una boccola d’usura posta poco sopra la girante e deve essere sempre raffreddata.
Noi le abbiamo progettate in modo che questo compito sia sempre svolto dal fluido di lavoro, senza l’impiego di mezzi supplementari ma è importante ricordare che la pompa centrifuga verticale va messa in moto solo se sommersa almeno fino al livello minimo, mai a secco, per evitare la fusione dei componenti fissi
- Le pompe centrifughe sono ideali nel caso in cui sia richiesto un flusso continuo ma, date le importanti velocità e forze in gioco, è preferibile evitare fluidi ricchi di particelle solide o molto corrosivi che danneggerebbero la girante e ostruirebbero i canali di passaggio.
- È possibile movimentare fluidi fino a 500 CPS o peso specifico fino a 1,9 kg/L aumentando la potenza del motore. A parità di numero giri [rpm] aumentare la potenza del motore non influisce sulla portata e la prevalenza della pompa centrifuga ma compensa l’aumento di sforzo dovuto a liquidi più pesanti.
- Una pompa centrifuga è una macchina molto efficiente ma delicata. Bisogna conoscere le caratteristiche dell’impianto e del fluido di lavoro per poter scegliere la macchina adeguata.
- Per il loro principio di funzionamento le pompe centrifughe creano una depressione in aspirazione. Se la pressione assoluta all’ingresso della girante è inferiore alla tensione di vapore del liquido di lavoro, si incorre nel fenomeno di cavitazione (creazione di bolle di liquido evaporato e implosione sulla girante). Le pompe centrifughe orizzontali Fluimac, solitamente posizionate all’esterno delle vasche del fluido, vanno installate sempre sotto battente affinché il liquido non abbia difficoltà ad entrare nell’aspirazione della pompa. È comunque possibile controllare la massima altezza d’aspirazione tramite le curve dell’NPSH: L’NPSH della pompa (disponibile) deve sempre essere maggiore all’NPSH richiesto dall’impianto considerando l’altezza geodetica (differenza d’altezza tra serbatoio di valle e l’ingresso della pompa), le perdite di carico tra queste due sezioni e la differenza di pressione tra la pressione del pelo libero del serbatoio di valle e la tensione di vapore del liquido.
- Oltre alle condizioni in aspirazione è fondamentale conoscere le caratteristiche delle condotte di mandata perché influiscono sul calcolo della prevalenza. Prima di scegliere la pompa centrifuga orizzontale è necessario conoscere la prevalenza richiesta dall’impianto: all’altezza geodetica (differenza d’altezza tra il serbatoio di valle e quello di monte attraverso cui spostare il fluido) è necessario aggiungere tutte le perdite di carico dovute all’impianto. Possiamo dividere le perdite in due tipi: distribuite e localizzate. Le prime dipendono dallo scorrimento del fluido nelle condotte e serve conoscere le dimensioni e le condizioni dei tubi, le seconde dipendono da fattori localizzati nell’impianto come ad esempio curve, valvole o filtri.
- Infine serve conoscere il fluido di lavoro. Anche la viscosità e la densità influiscono sul calcolo delle perdite di carico e anche nella scelta della potenza del motore
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